Il Suono Originario
Creazione, esecuzione, registrazione e riproduzione by LuxSapienti

Mi propongo qui di introdurre l'oggetto di alcuni studi e intuizioni che condividerò con chiunque possa nutrirvi interesse e voglia contribuire attivamente alla comprensione dei suoi misteri: la Musica e il suo ascolto. Più precisamente: cosa sia, da dove provenga, cosa avvenga nell'organizzazione dell'uomo quando questi si avvicina al Suono.

Avverto già chiunque fosse arenato al principio pseudoscientifico attestante l'esclusiva attendibilità della sola teoria che si possa vedere, toccare, sperimentare, i cui risultati siano sempre ripetibili, ebbene costui riterrà i seguenti pensieri, le citazioni ad entità, forze, percezioni etc dei semplici frutti di mera fantasia. Ciononostante, sebbene confortati proprio dalla scienza stessa che attraverso grandi uomini quali Copernico, Einstein, Heisenberg a volerne citare solo alcuni, fornirono smentita, vogliamo perseverare nell'impervio cammino, forti dell'idea che solo una sperimentazione viva e individualizzata attraverso i più elevati arti costitutivi dell'organizzazione umana potrà condurre alla comprensione dei misteri della vita. Invito quindi i più scettici, inconsapevolmente proprio i più pregni di spirito e desiderosi di farlo, a voler aprire "la mente al cuore", perché solo pensando col cuore, cioè attraverso il puro Intuito, l'uomo ha la possibilità di attingere a ciò che altrimenti è destinato a rimanergli celato.

Cercheremo dunque di comprendere ciò che di peculiare avviene durante l'esposizione all'evento musicale, durante la registrazione e successivamente nella riproduzione stereofonica e che cosa dovremo poi ricercare durante l'ascolto riprodotto. 

Oggi la scienza ha ben dimostrato che la materia che noi conosciamo in quanto "sensibile" è invero solo il 4% della realtà. La cosiddetta "materia oscura", extrasensibile, è il restante 96%!! 

La materia è una forma di energia. Di questa solo una piccola parte riesce a entrare nel campo della nostra capacità sensoriale.

Pertanto della realtà ci creiamo solo una distorta rappresentazione attraverso i sensi, che ne modificano la percezione oggettiva "a priori " fornendocene quindi la sensazione soggettiva "a posteriori".



Ma l'uomo non è solo il prodotto dei suoi sensi e della sua ragione. L'uomo dispone appunto di capacità percettive antecedenti che precedono quelle sensoriali, trascendendole.

Inconsce, dimenticate, atrofizzate: ma sempre attive!

Sono queste a cui deve volgere il musicista quando emette il suono; queste a cui si riferisce inconsciamente l'ascoltatore quando lo ascolta!

Egli utilizza quelle parti sottili quando percepisce il Suono, prima dell'orecchio quando lo sente.

La musica si ascolta con TUTTO l'uomo, non con l'orecchio. Il suono vive nell'aria, vi si appoggia come l'uomo si appoggia alla terra per camminare.

Ma ciò che invece sperimentiamo del suono non è più legato all'aria, poichè è l'orecchio a separarlo facendocelo percepire non più come risonanza ma come "involucro" della sua Vera essenza. L'orecchio non entra in gioco come diretto organo di senso come l'occhio ma solo come organo indiretto, "riflettente", intermediario tra il Suono e il mondo interiore piuttosto che l'esteriore attraverso la sua eterizzazione.

Tuttavia l'orecchio è uno degli organi più antichi e quindi il più evoluto, pur essendo "indiretto".

Esso vibra in sè come uno strumento, costituito da piccole fibrille delle quali ognuna vibra in corrispondenza ad una determinata nota, modificando ben poco di ciò che gli arriva dall'esterno.  Al suo interno i tre canali semicircolari perpendicolari l'un l'altro.

Al contrario la laringe è l'organo più giovane per il corpo umano: ancora tanto deve essere compreso su ciò che sia la voce umana: Rudolf Steiner, nelle sue indagini chiaroveggenti, diceva che la laringe nel lontano futuro diventerà...l'organo riproduttivo dell'uomo!

Quando suona o canta, il musicista deve imparare a sentire suonare dall'esterno, sentirSI cantare come se fosse un altro a cantare. "Facendosi da parte", egli deve rendere il proprio organismo "strumento" del Suono eterico Originario, che è un organismo "vivente" che risuona in ogni nota nel proprio corpo eterico.

Suonare o cantare significa smaterializzarsi, sublimare la propria materia fisica che è solo un ostacolo alla manifestazione del Suono originario, di cui invece ESSERE "STRUMENTI", umili servitori.

Attraverso l'ascolto attivo extra-sè, il corpo diviene così lo strumento musicale dell'anima!

Così come il musicista deve vivere nel retroascolto mentre suona o canta, meno nella fisiologia e più nell'Arte, altrettanto l'ascoltatore deve conseguire la percezione oggettiva del Suono piuttosto che il superficiale ascolto soggettivo sensoriale.

Il tecnico che registra e quello che realizza apparecchiature di riproduzione dell'evento musicale dovranno ricercare questi aspetti piuttosto che i secondari grafici strumentali.

Pertanto non esiste strumento elettronico, costruito da uomo sempre secondo i suoi canoni sensoriali, in grado di descrivere il Suono ma solo la sua "buccia".

Tale misurazione, questa buccia potrà forse essere riprodotta fedelmente da un impianto stereofonico ma sarà solo una vuota rappresentazione di una rappresentazione.

Così oggi l'Alta Fedeltà è divenuta lo strumento di un inganno, una menzogna al servizio delle Forze dell'Ostacolo che dimorano nell'Elettromagnetismo, anziché della Luce guaritrice.

In alta fedeltà tanto si è speso per riprodurre "fedelmente", cioè coerentemente l'evento sonoro reale. Si curò inizialmente la costruzione dei componenti elettromagnetici che formavano amplificazioni e altoparlanti, si utilizzarono le valvole, gli altoparlanti elettroeccitati anziché a magnete. Poi un giorno un tecnico geniale inventò i componenti a stato solido, transistor, xfet, mosfet, jfet e via dicendo, accorgendosi che nella progettazione finale questo comportava un miglioramento dei parametri teorici: distorsioni molto più basse, più linearità e quindi "coerenza" rispetto al suono originale. Ci vollero anni per ammettere che al semplice ascolto le vecchie e distorcenti valvole suonavano decisamente meglio, che cioè il suono più coerente riprodotto dallo stato solido era…falso!

Perché? Lo si spiegò col fatto che le valvole distorcono sulle armoniche pari, simili alle distorsioni meccaniche dell'orecchio stesso, e pertanto l'orecchio le recepisce in maniera più con-sona, mentre invece il transistor, più pulito e asciutto, emoziona meno perché distorce meno. Così un bel giorno tutti tornarono alla ricerca di quegli ampli valvolari svenduti a due lire, così come oggi si torna a ricomprare i vecchi LP svenduti per acquistare i SOLO tecnicamente meglio suonanti CD. In questi giorni prende piede l'ultimissima moda degli ampli "digitali", cioè che amplificano il segnale senza convertirlo in analogico ma lo mantengono digitale fino ai diffusori, promettendo minori perdite di informazioni e pertanto risultati mai raggiunti prima: quanto durerà questa nuova moda, questa tendenza indotta da case costruttrici prive di conoscenze e idee originali, che preferiscono investire, piuttosto che nella ricerca, nel foraggiamento di riviste specializzate e dei suoi recensori, i quali poi sprecheranno superlativi per definire risultati che del Vero Suono sono soltanto una più o meno sfocata Ombra (e il nome non è scelto a caso!). Ma dove ci troviamo adesso, dove siamo davvero giunti? Possiamo dirci davvero che se assistiamo dal vivo ad un quartetto d'archi, ad un coro, le sensazioni, emozioni, energie spirituali che riceviamo saremo in grado di ritrovarle più tardi, nella nostra camera d'ascolto stereofonico? E se così non fosse, perché? Quali informazioni avremo perso? Cos'è che davvero ci mancherà?? 
Nella progettazione di amplificatori e diffusori acustici, l'intero mondo dell'alta fedeltà si concentrò presto non solo sull'eliminazione delle distorsioni acustiche ma anche delle vibrazioni meccaniche dei componenti elettronici.

Ma distorsioni acustiche e vibrazioni meccaniche sono entrambe delle RISONANZE e qualsiasi suono sul piano fisico altro non è che una vibrazione in una cassa di risonanza!! Ripeto: qualsiasi suono è generato fisicamente da una vibrazione in una cassa di risonanza. Un soffio sulle corde vocali nella laringe, una bacchetta su una pelle in un tamburo, un martelletto su una corda d'un pianoforte, un archetto sulle corde in un violino etc. Dunque non può esservi suono senza risonanza, cioè non ci si può illudere di riprodurre un suono reale, che nasce "dentro" una risonanza, attraverso un sistema NON risonante: invero quando l'evento viene ripreso, registrato, soltanto l'impronta, la buccia vuota del Suono rimane impressa nel supporto, per quanto tecnicamente ideale ed accurato quest'ultimo possa essere (nastro, vinile, hard disk etc). Tutto il resto, il "contenuto" del Suono NON lo si può a registrare! E se nel disco non è registrato il contenuto delle risonanze, ovviamente non sarà mai possibile riprodurlo. Discorso chiuso, almeno allo stato delle attuali conoscenze. Ma cosa davvero si perde nella registrazione e poi con tutta la catena della riproduzione, non potendo carpire le risonanze?

Si perdono propriamente i "vettori" del contenuto spirituale del Suono: è questo il grosso problema che troppo superficialmente si è cercato di risolvere in alta fedeltà, nonché in fisica acustica, senza fare caso a ciò che accade "oltre il primo strato". Allora che si fa?

Le strade sono variopinte.. Si può cercare di riprodurre in modo ipercoerente e dettagliato il fantasma inanimato del suono, privato di contenuto, cioè quanto fatto sinora dagli audioesoteristi più estremi che continuano a spendere migliaia di euro alla ricerca del miraggio e condannati alla sicura insoddisfazione o peggio. Oppure ci si impegna a cercare più a fondo, a cogliere quel contenuto nascosto "dietro" ai suoni che, già durante l'evento musicale, si stacca dallo strumento fisico ed entra a far parte del mondo spirituale, cioè RITORNA ad unirvisi perché è da li che proviene! Attraverso la risonana fisica, lo Spirito del Suono prende vita, emerge dal mondo dei suoni e colori, il Devacian della tradizione Vedica, il Paradiso dei Cristiani.

Questo è quanto avviene durante un reale evento musicale e, per quanto scettici possiamo essere, là, oltre la nostra mente, il nostro corpo eterico lo percepisce. Se solo fossimo capaci di conoscerci un po' di più...

La Tradizione lo sa, ogni singola nota corrisponde esattamente ad un particolare colore, un chakra, un pianeta. Così come il cervello è lo strumento fisico per portar giù i concetti dal platonico mondo delle Idee, lo strumento musicale è il mezzo per far rinascere lo spirito del Suono durante l'esecuzione musicale.

Dalle letture dell'Akasha di Rudolf Steiner apprendiamo che nell'epoca lemurica gli
Exusiai o Spiriti della Forma crearono nell'uomo il corpo Astrale, il ricettacolo dell'Anima. Ivi si instaurarono anche le forze di opposizione, che conoscemmo come Entità Luciferiche, le quali fecero da ostacolo all'evoluzione dell'umanità attraverso le bramosie, le passioni sensuali e le emozioni più infere che sempre più legarono l'uomo alla materia e ne inibirono la capacità di percepire i mondi spirituali.

Per far fronte a tale impulso involutivo, le divinità di Luce donarono all'umanità una risorsa preziosa: la Sofferenza, la malattia. Questa doveva servire a riportare l'uomo nella Luce perduta, affinché l'uomo potesse "fermarsi e riflettere" sul significato dell'esistenza. Potesse così avere la possibilità di conoscere se stesso, cioè il suo Vero Sè.

Da allora sempre di più, ad ogni pensiero o sensazione corrisponde un preciso sito nel corpo umano ove l'Io, la sede della Scintilla Divina nell'uomo, può agire generando inizialmente un dolore che, se non affrontato secondo la Verità, diviene pian piano malattia.

Il Pensare e il Sentire, più propriamente il Pensare Senziente-Razionale governato dalle forze luciferico-arimaniche che afferrano la percezione intuitiva non appena il pensiero discende dall'alto, sono quindi processi distruttivi nel corpo fisico, il quale nel normale stato che definiamo come SALUTE si rigenera costantemente mediante l'attività del corpo eterico.

Ma quando il pensare o il sentire si estremizzano al punto da indebolire il corpo eterico, a causa di preoccupazioni, ansie, tristezza, paura oppure ambizione, arrivismo etc, l'Io "perfora" l'eterico marcando e logorando il fisico in punti ben specifici in corrispondenza di ogni singolo pensiero e sentimento, affinché l'individuo possa abbandonare la via intrapresa e riavviarsi verso la Luce (il Cristo).

La gastrite, ad esempio, è la materializzazione del "sentimento" di collera o del "pensiero" di non essere apprezzati fino in fondo dalla propria figura autoritaria (sia essa il partner, il genitore, il datore di lavoro e così via). Nello stomaco il corpo eterico si indebolisce e apre il varco all'azione redentrice dello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo agisce per ultimo, quando gli impulsi delicati di Maria dal basso e del Cristo dall'alto non sono stati sufficienti per l'uomo a voltare pagina, a volgere alla sua vera natura divina.

Qualsiasi processo di guarigione è perciò in realtà un'AUTOguarigione, che consiste semplicemente nel cambiamento!

Il farmaco o la chirurgia possono forse alleviare i sintomi, i Fenomeni, ma non potranno mai risolvere la causa, il Noumeno, cioè guarire l'uomo finchè non avvenga il suo Vero radicale cambio di rotta.

Cosa c'entra tutto questo con la musica? C'entra.

La Musica, così come la Preghiera, va SENTITA davvero nel profondo del cuore.

Essa ci discende direttamente dal Devachan, il mondo spirituale dei Suoni e dei Colori che i cristiani chiamano Paradiso.

Se la eseguiamo o ascoltiamo attivamente col cuore, la Musica ha la forza per riportarci spiritualmente nel Devachan: cioè può davvero farci cambiare rotta, verso la giusta Direzione.

LA MUSICA PUO' GUARIRE, così come anche il Pensare metarazionale-supersensoriale, a priori!

Purtroppo però la musica riprodotta ci arriva defraudata della sua parte divina, poiché scarsa ricerca scientifico-spirituale è avvenuta sulle tecniche di registrazione e riproduzione, basate invece su misurazioni tecniche attraverso analizzatori di spettro o quant'altro che non fanno altro che misurare non il suono ma soltanto la sua FALSA RAPPRESENTAZIONE.

Ora vi è però un problema ben più grave. Non solo non è possibile registrare e riprodurre il "contenuto" del suono originale ma, nel percorso dai microfoni fino ai registratori, la vuota "buccia" del suono viene afferrata da due forze possenti: l'elettrica e la magnetica. Queste sono le dimore fisiche, i campi d'azione esoterica di Arimane

e Lucifero, nei quali l'involucro del suono originale viene bloccato e ricaricato della LORO energia, da un'entità vera e propria di tipo luciferico-arimanico, che lì rimane dormiente, ancorata al supporto utilizzato, fino al momento in cui questo non verrà utilizzato per l'ascolto. Allora si risveglia, passa ancora, rafforzandosi, attraverso percorsi elettromagnetici e giunge agli altoparlanti dei diffusori, nei quali avviene un passaggio importante:  si forma un NUOVO suono, magari esteriormente pressochè identico all'originale, ma contenente un messaggio diverso, opposto, un controspirito del Suono originale pregno di quelle forze di cui sopra. E' in altri termini un'entità di menzogna che, appena presa forma, risale la cronaca dell'Akasha fino ad incontrare l'entità vera, l'entelechia del Suono originale, annichilendola e sviluppando così una enorme energia negativa, una sorta di demone, che diviene alimento sia per le forze negative in chi ascolta sia per quelle entità luciferico-arimaniche suddette. Allora paradossalmente, più la riproduzione dell'ombra del suono è coerente all'originale, più annichilimento e quindi più energia oscura di sostentamento per il Male si produce.

Una menzogna credibile e furba nuocerà molto più della bugia innocente d'un bimbo! Se poi la qualità della riproduzione è tale da suscitarci delle emozioni intense, meravigliose, allora ogni nostra barriera si abbatte e quell'entità viene veicolata ancor più a fondo, arrivando a nutrire, a rinvigorire la nostra anima di passione, desiderio, bramosie,  mentre distrugge nel contempo lo Spirito eterno, il nostro Vero Sé.

D'altra parte, in nessun modo è rigenerabile lo spirito del Suono originale, semplicemente in quanto questo già E', non QUI' e ORA, ma da tutt'altra parte nello spazio-tempo. Due sono gl'iniziali accorgimenti da adottare contemporaneamente.

Innanzitutto, il diffusore dovrà necessariamente avere delle caratteristiche precise. Struttura in legno massello, vivo ed assolutamente RISONANTE, no multistrati o truciolari. I supporti devono essere di legno leggero, come l'abete rosso o picea, a righe larghe per assorbire le vibrazioni AUMENTANDO le risonanze. I diffusori a tal fine sono l'elemento più importante di tutta la catena, perchè con loro si può fare la maggior parte del "recupero spirituale" dell'evento originario!!! Ma in essi avviene di solito la morte di quest'ultimo, che invece deve essere ridestato, resuscitato nel presente, non riproducendo un evento appartenuto ad uno spazio-tempo passato che in nessun modo si può e si dovrebbe richiamare, ma un evento "plastico", in movimento, che in qualche modo deve rivivere ATTRAVERSO chi ascolta nel presente! Questo non vuol dire ricercare un evento incoerente e arricchito artificialmente, ma trasportare informazioni che senza perdere ALCUNA coerenza acustica viaggino attraverso la natura e colorino l'evento della Vita che sta DIETRO al Suono e che viene perso lungo i percorsi della ripresa-riproduzione! Con diffusori risonanti infatti non si ha affatto una percezione di colorazioni, anzi sembrano molto più coerenti rispetto a quelle tradizionali che appaiono invece piuttosto "scure" e limitate in dinamica ed estensione. Infatti anche quelle NON risonanti risuonano comunque un po', ma sono risonanze spurie, indesiderate e ingestite.

Sapendole gestire, le risonanze daranno Luce e respiro a tutto il messaggio sonoro, resuscitandolo, aumentandone l'intelligibilità dei dettagli e restituendo il colore timbrico dello strumento reale: tutti i parametri, anche l'aria acquista più veridicità, dando la sensazione di trovarsi al cospetto della parte spirituale dell'evento reale! Anche i componenti elettronici devono essere "scaldati" dal Sole per quanto possibile, cioè gli amplificatori, nel rispetto dei parametri di sicurezza, dovranno avere telai e supporti in legno, condensatori, resistenze, trasformatori etc spalmati con delle cere costituite da resine vive, da carbonio, da vita.

L'altro potente accorgimento è..la Preghiera! Si, dobbiamo pregare affinchè tra Arimane e Lucifero si interponga a farci scudo l'altra entità che è atta a porle in equilibrio: il Cristo. E' a Lui che dobbiamo volgere, a Lui indirizzare gli spiriti che produciamo attraverso la musica e tutto ciò che entra e che esce da noi. Pensieri, sentimenti e volontà sono spiriti, entità che viaggiano verso coloro cui sono indirizzati. Allora proprio un diffusore sordo, inerte, che non produce risonanze ma genera un suono falso e senza Vita, questo crea un evento cosmico ancora più grave, poichè
distrugge proprio il Suono originario, l'elemento costitutivo, la "substantia mater" dei mondi superiori! Invece noi dobbiamo pregare affinchè lo spirito del Suono che esce dai nostri diffusori scelga di rientrarvi e venga accolto dal Cristo. Ancora Zoroastro faceva meditare i suoi adepti sulla presenza del Kryst in ogni boccone di pane che essi inghiottivano: così è per noi, in ogni nota che produciamo attraverso lo strumento e ancor più l'impianto stereo DOBBIAMO far rivivere il Kryst!

Come il Legno che rivive è il Sole che feconda la Terra, il seme che deve morire sottoterra per poter rinascere, così il Suono che rivive è il Cristo che rinasce in noi!!! Invece in ogni ombra, in ogni suono riprodotto senza vita sono presenti e si amplificano quelle forze dell'Ostacolo ben note alla tradizione. Ascoltando suoni morti dunque, generiamo falsità dentro e fuori di noi, indebolendo l'Io Superiore, ostacolando il processo evolutivo dell'umanità e...agevolando il progetto del Male.

Questa è la RESPONSABILITA' che abbiamo per noi stessi e per il cosmo quando suoniamo uno strumento, quando accendiamo l'impianto stereo, quando registriamo un evento dal vivo o la voce dei nostri cari!!! Fandonie? esagerazioni? frutti di fantasia? "Ma chi voglia esplorare le vie che portano oltre il mondo dei sensi arriverà presto a comprendere che la vita umana acquista valore e significato soltanto penetrando con lo sguardo nei mondi superiori! R.Steiner".

Prima di ascoltare o eseguire della Musica, chi lo voglia potrà pregare così:

"Ti preghiamo, Cristo Padre,
di accogliere tra le Tue braccia d'Amore
gli esseri del Suono che nasceranno attraverso di noi,
Tuoi umili strumenti,
affinchè in tutto il Creato risplenda la Luce Generata
della Tua Infinita Gloria!"


Testi by LuxSapienti riservati e protetti da copyright

Home                              Egonon                             Contatti                            Elettroniche